Scattano i controlli dell’Agenzia delle Entrate sui beni personali come contanti e gioielli, è caos. Cosa sapere per evitare problemi.
L’Agenzia delle Entrate può effettuare i controlli sui beni personali come contanti e gioielli fino ad arrivare alle cassette di sicurezza. Per tale ragione è necessario capire quando l’ente può procedere e come procedere affinché i controlli si realizzino nella massima trasparenza possibile.
Stando a quanto previsto dalle leggi in vigore al momento, l’Agenzia delle Entrate ha assoluta facoltà di eseguire controlli fiscali sui contenuti delle cassette di sicurezza. Può procedere, però, in presenza di un motivo provato e solo ed esclusivamente dopo aver ricevuto l’autorizzazione da parte di un giudice.
Le cassette di sicurezza sono utili per custodire un bene prezioso e possono essere richieste attraverso la stipula di uno specifico contratto. Queste sono custodite nei caveau, in stanze o armadi blindati delle banche e nessuno può sapere o vedere il contenuto. Tutto cambia quando l’Agenzia delle Entrate può effettuare le sue verifiche: capiamo come.
Controlli dell’Agenzia delle Entrate sulle cassette di sicurezza: quando scattano
Le verifiche sulle cassette di sicurezza da parte dell’Agenzia delle Entrate non sono frequenti ma questo non significa che non possano mai realizzarsi. L’ente nazionale, infatti, può accedere al contenuto delle cassette solo in circostanze specifiche e in determinate condizioni.
Le leggi attualmente in vigore consentono all’Agenzia delle Entrate e alla Guardia di Finanza di avere accesso all’Anagrafe dei conti correnti e al Registro dei rapporti finanziari. In breve, le autorità hanno la possibilità di sapere se una persona ha una o più cassette di sicurezza in locazione.
I controlli scattano solo nel caso in cui ci siano dubbi, incongruenze, segnalazioni di irregolarità oppure se si ravvisano indizi di evasione fiscale o di riciclaggio di denaro. In presenza di uno di questi casi, l’Agenzia delle Entrate esegue le sue verifiche solo se ha il permesso da parte del giudice competente.
Dopo aver ottenuta l’autorizzazione, il controllo fiscale deve avvenire direttamente in banca perché la cassetta di sicurezza non può essere portata fuori dall’istituto. Inoltre, le verifiche devono realizzarsi alla presenza del soggetto titolare e degli agenti fiscali accertatori. Durante il controllo fiscale non può essere presente alcun dipendente della banca a seguito delle norme vigenti sulla privacy.
